IdV, Di Pietro chiude da leader

Vasto – Successo ne ha avuto, la ormai tradizionale festa nazionale dell’Italia dei Valori, nello storico cortile del blasonato palazzo d’Avalos. L’elegante palazzo è affacciato sul cuore della città, ma anche, dall’altro lato, sulla struggente baia curva che lascia correre lo sguardo fino al Gargano e alle isole Tremiti. Successo anche grazie ad una città bellissima (almeno nel centro storico), pulita, azzimata, sotto un cielo estivo, con una gastronomia ittica di alto livello: il che non guasta.
IdV esce orgogliosa da questa festa, che Antonio Di Pietro ha chiuso questa mattina da leader. Nel carniere, l’intelligente politico molisano (il suo paese, Montenero, è a un tiro di schioppo da Vasto) ha un patto battezzato Ulivo 2, o Nuovo Ulivo, con SEL e PD, presenti alla festa con i loro vip Bersani e Vendola. Una nuova sinistra che – ha detto Di Pietro oggi – si concretizzerà entro dicembre, con un programma di coalizione e poi le primarie. No a governi tecnici o di unità nazionale, bensì un’alternativa a Berlusconi. Cacciarlo via, insomma, seguendo strade corrette e democratiche, senza fretta: una costruzione alternativa, una convidisione di responsabilità, un patto. Un corpo e diverse menti per la sinistra che “pensa alla gente e non alle poltrone”. Di Pietro, da ex magistrato, è per la legge e per le regole, il che significa che, se Berlusconi ha, come in effetti ha, la maggioranza e vive da premier perchè è stato eletto dal popolo, il presidente Napolitano non può sciogliere il Parlamento e non vi sono strade diverse per batterlo, se non quelle politiche e corrette. Altrimenti si rischierebbe il peggio, e l’Italia è esasperata al punto che potrebbero accendersi teste calde.
Quindi, costruire un’alternativa e agire correttamente, per le vie della legalità. Il patto c’è, la parola di tre galantuomini (Di Pietro, Vendola, Bersani) ha un valore, come le vecchie strette di mano al mercato delle granaglie e degli animali. Tra persone perbene basta la parola. Persone perbene e politica sono entità compatibili? Qualche volta sì. Speriamo, siamo costretti a sperarlo, altrimenti è la fine davvero.