Di Primio, gli impegni e Matteotti


Chieti – Il Sindaco Di Primio, a seguito di alcune polemiche emerse sulla stampa dopo la cerimonia ufficiale di intitolazione presso il Palazzo di Giustizia di Chieti dell’Aula di Corte d’Assise alla figura di Giacomo Matteotti, ha rilasciato la seguente nota:
«Pur non essendo mio costume farlo mi vedo però costretto, data la delicatezza dell’argomento ed in ragione di un mio preciso convincimento in merito, intervenire per fare chiarezza alle gravi affermazioni sollevate da parte di alcuni esponenti politici, e non solo, che mi hanno accusato di non essere intervenuto volutamente alla cerimonia di intitolazione dell’Aula di Corte d’Assise a Giacomo Matteotti.
La ragione per la quale non ho potuto partecipare alla cerimonia è legata unicamente alla concomitanza di altri impegni istituzionali indifferibili.
Credo, d’altra parte, che in un momento storico come quello che stiamo vivendo, dove assistiamo quotidianamente allo scontro tra le istituzioni e tra i vari livelli dello Stato, è più che mai opportuno un forte richiamo a quei valori, che furono propri di un uomo come Giacomo Matteotti, affinchè a questi si uniformi la condotta di chi è chiamato a ricoprire, a tutti i livelli, posizioni di responsabilità.
Mi auguro, pertanto, che anche coloro i quali ricoprono oggi, a vario titolo, ruoli di responsabilità politica, siano capaci di fare tesoro degli insegnamenti di personaggi come Giacomo Matteotti evitando di strumentalizzarne, per qualche voto in più, la figura e di trascendere, in ragione di un estremismo politico settario ed oscurantista, nel ridicolo.
A tal proposito allego alla presente la mia nota prot. 66948 del 5 ottobre 2011, indirizzata al Presidente dell’Associazione Culturale “Foro Teatino”, dr.ssa Annamaria Maviglia, nella quale, come si avrà modo di leggere, ho spiegato le ragioni della mia impossibilità a partecipare.
Aggiungo, al solo fine di portare un contributo di chiarezza anche per taluni Operatori dell’Informazione distratti, una nota Ansa del 5 agosto 2011, nella quale, come Sindaco di Chieti per primo, e per ora unico, ho offerto la disponibilità dell’Ente a conservare le carte del processo sull’omicidio Matteotti celebrato a Chieti dal 16 al 24 marzo 1926 che rischiano di rimanere senza casa.»


12 Ottobre 2011

Categoria : Cronaca
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