Grazie Germania seria e di parola


Onna – Meno male che ci sono i Tedeschi, precisi, di parola: da loro è arrivata una solida, generosa mano per la ricostruzione aquilana, almeno per quanto riguarda la frazione di Onna. I Tedeschi hanno tradotto in fatti gli impegni, al contrario di molti altri, sia governi stranieri, sia autorità italiane e locali. Infatti una vera ricostruzione, al momento, è visibile solo a Onna.
Una Delegazione del Parlamento tedesco (Bundestag), guidata dal capo delegazione dell’Unione interparlamentare Ulla Burchardt e dal Ministro Friedrich Duble, ha incontrato stamane nella sede comunale a L’Aquila il Vicesindaco Giampaolo Arduini e l’assessore ai Beni culturali Vladimiro Placidi.
Successivamente la delegazione, insieme all’assessore Placidi, si e’ recata nel centro storico della citta’ e ad Onna, dove grazie ai fondi del Governo tedesco e’ stata costruita anche “casa Onna”, foto, un prezioso centro di aggregazione e di attività multiformi. “Saluto e ringrazio tutti voi per essere qui – ha dichiarato il Vicesindaco -e per la sensibilita’ che mostrate da sempre per la nostra citta’. L’Aquila, martoriata dal sisma dell’aprile del 2009, ha grande rispetto e riconoscenza per il Governo tedesco, sia per quanto ha fatto sia per la promesse mantenute. Purtroppo ad oggi, molti governi non hanno attuato le loro promesse, voi invece, siete tra i pochi ad aver dato seguito ai vostri impegni e questo non e’ che un motivo di sollievo per tutti noi. Ora piu’ che mai e’ importante sentire la vostra vicinanza, ora che la Ricostruzione da attuare e’ quella piu’ complessa, quella del centro storico della Citta’ e delle sue 49 frazioni”.
“L’amicizia che ci lega da tempo – ha dichiarato il capo delegazione Ulla Burchardt – e’ per noi motivo di orgoglio e partecipazione. Noi deputati, come tutta la popolazione tedesca, siamo stati duramente colpiti da quello che vi e’ successo. Oltre ai danni ai monumenti e alle persone, il sisma ha lasciato dei danni indelebili nelle vostre anime e per questo siamo convinti che non basti la ricostruzione fattiva, ma anche il ripristino della salute dell’anima. Proprio per questo ci siamo dati da fare in prima persona e abbiamo raccolto i fondi da tutta la Germania, anche superando ogni ostacolo di ordine burocratico”.


19 Aprile 2012

Categoria : Cronaca
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