Zavattaro e il nuovo ospedale


Lanciano – «Non ci sto a prendermi colpe che assolutamente non ho in merito alla localizzazione del nuovo ospedale di Lanciano». E’ netta la replica del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, al sindaco Mario Pupillo, per il quale i ritardi nella scelta dell’area sarebbero da addebitare all’Azienda sanitaria. «Da tempo ho assolto al compito di esprimere una valutazione tecnica circa le caratteristiche del nuovo presidio – aggiunge il manager – , che nel rispetto di una naturale vocazione comprensoriale dovrebbe guardare a valle, ed essere collocato in una posizione tale da facilitare l’integrazione con l’ospedale di Atessa e migliorare l’accessibilità per i cittadini residenti nel vasto territorio di riferimento. Tutto questo senza trascurare la necessità di avere a disposizione un’area molto ampia, che permetta la costruzione di una struttura da 300 posti letto, realizzata secondo i moderni canoni dell’edilizia ospedaliera, esclusivamente orientati verso strutture sviluppate in linea orizzontale. Queste valutazioni, di natura esclusivamente tecnica, inducono a privilegiare una localizzazione che risponda alle caratteristiche suddette, e che quindi vedevano nella zona di Sant’Onofrio la collocazione ideale, come indicato anche dalla Commissione di esperti istituita dalla Provincia per contribuire alla scelta dell’area. L’Azienda sanitaria, dunque, ha fatto la propria parte, e invito il Comune a fare altrettanto. E’ appena il caso di ricordare che, fatta salva la prerogativa della Regione di disegnare la rete ospedaliera, quello della localizzazione dell’ospedale è un atto di programmazione territoriale che produce implicazioni su infrastrutture, sistema dei trasporti, servizi di smaltimento e simili; pertanto se le valutazioni fatte dal Comune in merito a questi aspetti contrastano con il parere tecnico prodotto dalla Asl, non è certamente un problema di quest’ultima. Ritengo quindi fuori luogo questo reiterato invito all’Azienda a fare passi che non sono di propria competenza. Sarebbe senza dubbio più utile se in questa circostanza ognuno pensasse a fare il proprio mestiere, e, possibilmente, a farlo bene».


21 Giugno 2012

Categoria : Cronaca
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