Ryanair quasi padrona dell’Aeroporto d’Abruzzo


Pescara – (di Stefano Leone) – La compagnia aerea irlandese Ryanair, fra meno di due mesi, spostera’ i voli del pomeriggio per Milano al mattino, entrando così in diretta concorrenza con il volo Alitalia. La cosa si fa preoccupante perche’ in questo modo la Alitalia-CAI, potrebbe lasciare lo scalo abruzzese dato che il volo per Linate ha subito gia’ un calo di passeggeri da quando c’e’ Ryanair. Alitalia e Belleair sono le uniche due compagnie presenti sullo scalo oltre a Ryanair.
Il caso Ryanair è già salito alla ribalta qualche giorno fa allorquando, la compagnia Meridiana Fly, ha cancellato i propri voli da Bari accusando, fra l’altro la compagnia irlandese, di sleale concorrenza. Da notare che l’ex compagnia aerea sarda dell’Aga Kan, aveva già un contenzioso con gli irlandesi per i voli da Elmas. Alitalia-CAI ha già lasciato lo scalo di Crotone e, altri aeroporti, sui quali è presente la compagnia, rischiano di non vedere più gli aeroplani con la livrea biancoverde. L’aeroporto d’Abruzzo rischia di diventare l’ennesimo scalo dal quale spariranno i voli con sigla AZ. Come dire, Pescara diventerebbe un aeroporto con monopolio Ryanair. Potrebbe diventare come altre realtà italiane fra le quali, la più emblematica è Pisa dove Ryanair rischiera bel 7 aeroplani.
La SAGA (Società Abruzzese Gestione Aeroporti) sta parlando con Ryanair per riprogrammare questi voli di Milano ma, visti i precedenti fallimenti per gli orari di Cagliari, la cancellazione di Eindhoven, la sostituzione di Trapani con Verona ecc. (tutte scelte subite da Ryanair), l’ottimismo che la trattativa vada a buon fine è molto molto risicato. Le scelte strategiche, alle quali è chiamata la società di gestione dell’aeroporto adriatico, sono di fondamentale importanza per la vita futura dello scalo in un’ottica di movimentazione e di crescita dell’offerta turistica per la regione Abruzzo. Scelte strategiche poco oculate, in un momento di estrema congiuntura economico-finanziaria come questo, potrebbero significare un baratro dal quale tirarsi fuori sarà arduo e soprattutto costosissimo in termini di risorse economiche. E, sulle scelte che SAGA andrà a mettere in atto, avranno il dovere di vigilare e collaborare gli Enti che da vicino sono chiamati in prima persona a tirare fuori soldi pubblici.


09 Settembre 2012

Categoria : Cronaca
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