Il servizio di riabilitazione cognitiva


San Valentino – Come abbiamo riferito ieri, alla presenza del Presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi e del vice Presidente Alfredo Castiglione, presentazione del progetto proposto dal Prof. Stefano Sensi, Presidente del Corso di Laurea in Terapia occupazionale presso la Facoltà di Medicina dell’Università D’Annunzio e direttore dell’Unita’ di Neurologia Molecolare della Centro di Eccellenza per lo Studio dell’Invecchiamento, Ce.SI., della Fondazione G.d’Annunzio. Il progetto prevede la realizzazione di un Servizio di Riabilitazione Cognitiva per Demenze e Demenze da Alzheimer.
Il progetto è stato di recente approvato dal Direttore Generale della ASL di Pescara, dott. Claudio D’Amario. Il Dr. D’Amario, che ha introdotto l’incontro odierno, ha sottolineato l’ottima opportunità di spostare il baricentro assistenziale verso strutture che, come quella di San Valentino quantunque decentrate, offrono la possibilità di fornire prestazioni di alto livello specialistico senza dover più ricorrere a servizi fuori regione. La struttura socio sanitaria di San Valentino diventa dunque un vero fiore all’occhiello per il paese – Borgo Autentico d’Italia – collocato in una magnifica cornice geografica alle porte della Maiella.
E’ seguito l’intervento esaustivo dello stesso Prof. Sensi che, ha relazionato sullo stato dell’arte della diagnostica delle demenza che consente oggi di rilevare in fase precoce la malattia grazie all’uso combinato di tecniche di neuroimaging e di biomarkers molecolari. Sensi ha poi illustrato dettagliatamente le tecniche di “training cognitivo” che verranno implementate. Una palestra per la mente che potrebbe ritardare i processi di invecchiamento cerebrale ed i processi degenerativi tipici della demenza di Alzheimer. Le attività consisteranno in training con tecniche classiche ma anche l’impiego ti ausili computerizzati che fanno uso di realtà virtuale e di realtà aumentata; “c’è grande richiesta di assistenza per questo tipo di problematiche legate all’invecchiamento” ha affermato “e noi intendiamo offrire un servizio assistenziale di qualita’ ma come mondo scientifico vogliamo di contro trarre il massimo beneficio dall’enorme feedback sulla malattia che riceveremo dai nostri pazienti.


07 Marzo 2013

Categoria : Cronaca
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