Intossicati: indagini e interrogativi


Tornimparte – Uno sta meglio, ricoverato a L’Aquila, un altro è ancora grave, ad Avezzano. Queste le condizioni dei giovani intossicati a Castiglione di Tornimparte. Ma cosa è accaduto nel casale, dove due studenti (appartenenti ad un gruppo di 4 tra i 18 e i 21 anni) hanno avuto gravi malori? I due sono stati ricoverati in condizioni piuttosto gravi ieri, come abbiamo riferito, soccorsi con una eliambulanza. I giovani avevano raggiunto un edificio disabitato nel villaggio pastorale di Castiglione, a oltre 1000 metri, e per sopperire alla mancanza di energia elettrica potrebbero aver utilizzato un generatore malfunzionante, che è stato sequestrato. Esclusa, a quanto pare, la possibilità che abbiano acceso un fuoco di legna, dal quale solitamente può provenire il monossido se l’ambiente non è arieggiato.
L’ipotesi che pare prevalere è l’intossicazione da monossido di carbonio, un composto chimico prodotto di combustione incompleta dei materiali organici (carbone, olio, legno, alcuni carburanti). Formula CO, ovvero carbonio e ossigeno uniti da legami particolari. E’ velenoso, incolore, inodore, e chi ne è intossicato perde le forze senza neppure aver l’energia per reagire. Infatti, i ragazzi ricoverati si sono salvati solo grazie all’aiuto di altri. Altrimenti sarebbero morti senza accorgersene.
Non tutto, però, è chiaro nella vicenda. La polizia sta svolgendo indagini per appurare se possano esserci altre cause del malore.
Castiglione è una località isolata e lontana da Tornimparte: per arrivarci si segue una strada tortuosa che si inerpica sulla montagna detta Ruella, nota in passato per la anomala presenza di radioattività in alcune caverne e anfratti rocciosi.


03 Giugno 2013

Categoria : Cronaca
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