Crolli, domani altri avvisi di garanzia – Acquisite dichiarazioni di un docente aquilano


L’Aquila – Altri avvisi di garanzia, come era facile supporre fin da ieri, sono in arrivo. Inutile cimentarsi in citazioni di numeri a casaccio, con la speranza di azzeccarci per caso. C’è chi lo fa screditando tutti, ma resta inutile e scorretto. “Non sara’ fornito alcun elemento che sia idoneo all’identificazione delle persone. Gli indagati devono apprenderlo dai nostri atti e non dai giornalisti”. Lo ha detto stamane il Procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, rispondendo stamane ai giornalisti che chiedevano notizie sui 12 avvisi di garanzia relativi al crollo della Casa dello studente di via XX Settembre, in cui morirono 8 studenti universitari. Purtroppo, come sempre avviene in queste occasioni, molti cronisti perdono la calma e cominciano a far circolare nomi e numeri, che il più delle volte dovrebbero onestamente essere smentiti, con tanto di scuse, il che non avviene mai… Il Procuratore ha aggiunto che “per gli avvisi di garanzia del convitto nazionale se ne parlera’ domani e, come fatto per la Casa dello studente, iscriveremo delle persone e faremo le comunicazioni giudiziarie con l’invito a comparire per l’interrogatorio”. Sull’ipotesi che su alcuni reati si possa incorrere nella prescrizione, Rossini ha nuovamente sottolineato “che non ci potra’ essere prescrizione perche’ il fatto si conclude nel momento della morte. Il rischio di prescrizione, pertanto, non ci puo essere”. Il Procuratore ha poi aggiunto che “gli eredi che hanno acquisito il patrimonio della persona defunta hanno ereditato sia il buono sia il cattivo: se in vita hanno commesso reati per i quali dovranno in teoria risarcire i danni delle pari offese, questa eredita’ negativa passera’ per il diritto civile agli eredi”. Infine sull’eventuale di contestazione del reato di dolo eventuale, Rossini ha detto che su questo aspetto si sta ancora lavorando. Al momento i soli reati ipotizzati sono omicidio e disastro colposo.
Un nuovo possibile spunto investigativo e’ stato forse fornito stamane dall’ingegnere Giuseppe Carraro del’Aquila, docente di estimo presso la Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’. Il tecino ha incontrato stamane il pm Fabio Picuti, titolare dell’inchiesta sui crolli degli edifici. Ha raccontato di essere stato chiamato la sera prima dell’evento disastroso da una sua studentessa, (poi morta a seguito del terremoto) preoccupata dello sciame sismico in atto ma soprattutto delle condizioni strutturali dell’edificio. L’ingenere avrebbe raccontato al sostituto procuratore i consigli che aveva dato alla giovane studentessa, ovvero di tardare il rientro nella struttura e di come era stato sollecitato dalla ragazza ad effettuare dei sopralluoghi proprio nella Casa dello studente. L’ingegnere avrebbe poi fornito al magistrato una propria teoria sul crollo della struttura di via XX Settembre, conseguenza secondo il docente universitario “della scarsa sorveglianza sull’edificio e dal comportamento delle ditte che facevano quello che volevano”.


20 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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