Artigiani: “Fondo di riqualificazione territoriale per sviluppo P.M.I.”


L’Aquila – Scrive la Confartigianato Abruzzo: “Avviare un fondo di riqualificazione territoriale, con cui la regione Abruzzo, tramite i propri beni immobili infruttiferi, abbandonati e degradati, possa espandere e moltiplicare la propria forza all’interno delle economie territoriali, ed essere realmente incisiva nello sviluppo delle PMI tramite nuove forme di finanziamento”.
E’ questo il progetto emerso dall’incontro tra Confartigianato Abruzzo e la Fondazione Alessandro Magno che si sono riunite nel pomeriggio per trovare soluzioni efficaci e rapide per far ripartire al più presto l’economia della nostra regione. “Una sfida che Confartigianato – dice una sua nota – lancerà presto anche ad altre associazioni di categoria ed alla Giunta Regionale nella persona del suo Presidente, Gianni Chiodi. “Si è cercato di studiare in primo grado l’istituto del fondo, per osservare il compendio dei beni che l’Ente ha a disposizione per poterli conferire all’interno del fondo stesso – ha spiegato il presidente regionale di Confartigianato, Angelo Taffo – creando quindi l’azione moltiplicatoria capace di produrre liquidità. Abbiamo pensato, che questo compendio di beni potesse essere rappresentato da tutti quegli immobili, terreni, ecc.
che spesso non vengono alienati, semplicemente per creare azioni di bilancio, capaci di dare respiro a manovre politiche, ma che poco incidono all’interno delle economie territoriali. Pensiamo ad esempio alla mancata alienazione di ruderi, terre incolte, frustoli di terreno ecc. oppure parcheggi, convitti, plessi e immobili di varia natura. Una volta patrimonializzato il fondo – ha proseguito Taffo – lo stesso sarà pronto per accedere al credito, che servirà poi per riattivare in sistema, l’intera economia territoriale, grazie ad un progetto integrato d’impresa. Successivamente – ha concluso Taffo – dopo un periodo di tempo concertato con le imprese che potrà variare dai 3 ai 7 anni, le partecipazioni del fondo potranno essere riscattate dall’ impresa stessa al valore nominale. Con quest’operazione, inoltre, si semplificheranno le garanzie, l’accesso al credito, la liquidità, di cui le PMI hanno, ora più che mai, necessità”.


04 Aprile 2009

Categoria : Economia
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