Agricoltori: Febbo ascolta, il vescovo benedice – I trattori hanno raggiunto il Fucino


cospa roma dic 09L’Aquila – Hanno fatto marcia indietro, dopo venti giorni di occupazione (educata e spesso applaudita dalla gente per nulla infastidita, anzi solidale) della capitale, le truppe trattorate degli agricoltori e degli allevatori abruzzesi, unitesi (si spera vittoriosamente) a quelle di altre regioni. Tutti per uno: protesta a voce alta contro lo stato di crisi e di arretratezza della categoria, strozzata da prezzi iniqui per i suoi prodotti, sui quali altri vergognosamente si arricchiscono lungo la filiera che li porta sui banchi dei marcati. Poveri i produttori, proveri noi che li compriamo. I trattori abruzzesi, ci dice il nostro testimone oculare Dino Rossi del Cospa Abruzzo, hanno percorso la Tiburtina fino nella Marsica, e si sono attestati attorno ad Avezzano. Il Fucino è il cuore dell’agricoltura abruzzese, è lì che si deve battere il martello. Lungo la strada, applausi e simpatia per i trattoristi. Molti non sapevano sulla della loro protesta: infatti tv pubbliche e private hanno oscurato la manifestazione, prone forse ad ordini di scuderia. O semplicemente incapaci di valutare l’importanza della protesta agricola. Che invece vale molto, è stata civile e clamorosa, ma soprattutto sacrosanta.
Dino Rossi ci ha detto che il prefetto dell’Aquila ha sempre seguito con attenzione i fatti, dimostrandosi bravo, comprensivo e autentico alto funzionario dello Stato con il senso civico e la considerazione che si deve ai cittadini, specie quando hanno ragioni da vendere. Attento si è detto anche l’assessore regionale all’agricoltura, Febbo, che convocherà un tavolo di trattative sui problemi e le rivendicazioni dei cittadini agricoltori


07 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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