L’arte aquilana a Montecitorio


Roma – Percorrendo i corridoi della Camera dei Deputati, tra i busti di Giolitti, De Gasperi, Gramsci e Turati si accede nella Sala della Regina. Qui è stata allestita la mostra “L’Aquila a Montecitorio, l’arte ferita delle chiese del centro storico”.
 Nasce come una mostra itinerante: l’intenzione è quella di portare in giro per l’Italia alcune delle opere recuperate dalle chiese del centro storico, opere di proprietà della curia aquilana. La prima tappa è appunto a Montecitorio. Non ultimo l’obiettivo di raccogliere fondi sotto lo slogan “adotta un restauro”. Ne è promotrice e curatrice la speciale Commissione Beni Culturali e Patrimonio Ecclesiastico danneggiato dal sisma dell’Arcidiocesi, insieme con la Soprintendenza e con l’Accademia del Restauro d’Abruzzo.
Nel catalogo, libro molto più completo della piccola mostra, sono raccolte schede dettagliate delle architetture e delle opere tratte da 33 delle chiese aquilane. In vendita al costo di 28 euro, il ricavato va interamente alla Arcidiocesi.
In esposizione ci sono grandi pale d’altare, dipinti e statue provenienti da chiese quali S. Giusta, S.Pietro, S.Francesco di Paola, S.Maria Paganica, S.Margherita detta dei Gesuiti, nonché dal Palazzo Arcivescovile. Alcune tele riportano vistosi gli sfregi causati dal terremoto, sfregi forse insanabili, altri hanno già le prime riparazioni.
Un paio di schermi proiettano i recuperi, spesso complessi, fatti dagli infaticabili Vigili del Fuoco. La scenografia richiama i puntellamenti e le impalcature di un cantiere, mentre il sonoro di fondo ci porta direttamente nelle chiese, tra i calcinacci. Mostra breve sì, ma senza dubbio interessante, che soprattutto rivela un po’ di L’Aquila a chi non la conosceva e la fa riscoprire a chi l’ha vissuta, e che riesce nell’intento di sensibilizzare l’animo al grave danno subito dall’arte abruzzese e da quei luoghi non solo religiosi, che sono parte della comunità cittadina aquilana ma patrimonio di tutti.
Ingresso gratuito: da Piazza Montecitorio.
Orari: Lun-Ven dalle 10:00 alle 19:00, Sab e Dom dalle 10:00 alle 14:00.
 Fino al 26 febbraio.


09 Febbraio 2010

Categoria : Cultura
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