Commercianti: sfiducia e rinunce a catena- L’Aquila cresce solo come Baraccopoli


L’Aquila – Commercianti, un’attesa che dura da 10 mesi e non produce nulla, se non i rinvii e le sospette esitazioni del Comune, che assiste passivo e inerte alla rinasciata stentata di una città acefala, tutta periferia, senza un cuore e senza un cervello che coordini i movimenti di un corpo freddo. Sono sfiduciati e stanchi i commercianti, molti dei quali si accingono a cercare altrove una nuova vita. Costretti a farlo da un’amministrazione incosciente e gelatinosa. “Il 10 aprile abbiamo chiesto con un documento ufficiale che le istituzioni si attivassero per riaprire il centro storico con ogni mezzo. Sono passati dieci mesi ed ora non si puo’ perdere altro tempo”. Lo afferma Bruno Basile, vicepresidente provinciale di Confesercenti L’Aquila, che a nome dei commercianti del centro storico torna a rivolgere un appello alle istituzioni. “Il tessuto sociale della citta’ si sta sfilacciando ogni giorno di piu’” dice Basile, “e siamo sempre piu’ preoccupati di come L’Aquila sta risorgendo: una citta’ senza un centro vitale e’ una citta’ destinata solo a sopravvivere, ma non e’ quello che vogliamo”. Basile sottolinea anche le conseguenze economiche del ritardo nell’avvio dei lavori nel centro storico: “Molte imprese stanno gettando la spugna e non riapriranno. Si sta diffondendo un pessimismo che non fa bene a nessuno. Per questo torniamo a chiedere, come abbiamo fatto anche a giugno scorso, che squadre di tecnici possano riconoscere la parziale agibilita’ degli esercizi commerciali, che ci sia lo sgombero delle macerie e si puntellino gli edifici da salvare: sono passaggi ormai indispensabili e per i quali non si puo’ piu’ aspettare. Se passeranno ancora delle settimane prima di vedere questi interventi, il centro storico dell’Aquila non potra’ risorgere”. Il vicepresidente di Confesercenti si appella dunque alle istituzioni “perche’ intervengano subito: oggi e’ ancora possibile dare un futuro al cuore dell’Aquila”. (Nella foto Col: Baraccopoli incalza, è la sola novità nel campo del commercio, mentre il Comune resta inerte)


09 Febbraio 2010

Categoria : Economia
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