ASL su caso deceduto per garza


Lanciano – “Nessun corpo estraneo era visibile nell’addome del paziente dopo l’operazione all’ospedale di Lanciano”. E’ la conclusione alla quale e’ giunta la commissione d’indagine interna del nosocomio frentano, che ha analizzato la cartella clinica e tutti i referti medici di Vincenzo Papaleo, 72 anni di Soverato (Catanzaro) deceduto nei giorni scorsi al policlinico di Catanzaro per una grave infezione provocata da una garza rinvenuta nell’addome e dimenticata nel corso di un intervento chirurgico. Sul decesso e’ stata aperta un’inchiesta da parte della Procura del capoluogo calabrese. Papaleo nel 2008 era stato operato a Lanciano per una patologia alla prostata, ma le lastre relative alla fase post-operatoria non hanno evidenziato alcun corpo estraneo all’interno dell’addome del paziente. “A tal proposito – si legge in una nota della Asl di Chieti – va sottolineato che presso il blocco operatorio del Renzetti si utilizzano gia’ da tempo garze radio-opache, visibili cioe’ con le normali radiografie. Inoltre dal riesame della cartella clinica e del referto di sala operatoria risulta che la ferrista, al termine dell’intervento, ha effettuato e riscontrato regolare il conteggio numerico dei ferri e delle garze impiegati nel corso dell’intervento. Sulla base degli elementi in suo possesso, quindi, la commissione d’inchiesta puo’ affermare con certezza che nell’area interessata dall’intervento chirurgico effettuato a Lanciano non vi era nessun corpo estraneo”.


07 Maggio 2010

Categoria : Cronaca
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