Pedaggi: Di Stefano “graffia” Legnini


Chieti – Mentre si annunciano esposti e iniziative giudiziarie sui pedaggi, avanza la polemica politica. “In merito ai pedaggi Anas, Legnini continua a mistificare la realta’.” Lo afferma il senatore Fabrizio Di Stefano in risposta alle dichiarazioni del parlamentare di centro sinistra sulla ricaduta della manovra finanziaria sui pedaggi autostradali. “Lui stesso aveva denunciato qualche settimana fa -afferma Di Stefano- il rischio che venisse installato un casello sull’Asse Attrezzato, esigendo cosi un pedaggio ai pendolari che utilizzano il tratto viario quotidianamente per lavoro. Oggi che questo pericolo e’ stato evitato, rilancia una proposta emendativa per evitare anche il rincaro del pedaggio alle barriere dei caselli di Chieti e Pescara, sapendo benissimo che non trovera’ l’assenso in Commissione per evidenti motivi di copertura finanziaria”. “E a fini strumentali- continua – equipara la situazione romana a quella dell’area metropolitana , dove il sindaco Alemanno e il Presidente della Regione Lazio, Polverini stanno portando avanti una battaglia per scongiurare l’ installazione di appositi caselli sul Gra , esigendo in questo modo un pedaggio ai cittadini che si spostano nelle varie zone di Roma. Prospettiva del tutto evitata in ‘Abruzzo, anche grazie al nostro interessamento”. “Ma la sua faziosita’ e’ tale che addirittura accusa il sottoscritto, unitamente al senatore Pastore, d’aver procurato una nuova tassa agli abruzzesi , attraverso un ‘autorevole’ intervento presso la direzione Anas. “Torno a ribadire che chi utilizza l’Asse Attrezzato da Chieti a Pescara e viceversa, per uso pendolaristico lavorativo, non avra’ nessun onere. Inoltre il pedaggio aggiuntivo non potra’ superare il 25% del costo dell’intera tratta percorsa, per cui chi proverra’ dalle zone limitrofe, avra’ un aumento assolutamente ridotto, e di molto inferiore ad 1 euro. Ritengo sia un buon risultato raggiunto l’ aver salvaguardato chi utilizza quest’importante arteria stradale quotidianamente per motivi lavorativi. Legnini dovrebbe rendersi conto che con una manovra finanziaria da 25 miliardi di euro in Italia abbiamo di gran lunga evitato ai cittadini ulteriori aggravi, come sta accadendo invece in altri paesi europei come ad esempio la Germania, con una manovra 3 volte superiore alla nostra, o in Francia, con una finanziaria 4 volte piu’ alta del nostro Paese. Non era ipotizzabile che con una crisi economica a livello mondiale, paragonabile solo a quella del ’29, nel nostro Paese non ci fossero ripercussioni. Vorrei a questo punto domandare a Legnini, proprio oggi che chiama a raccolta Sindaci , Presidenti delle Province, e lo stesso Presidente Chiodi, di spiegarci dov’era quando Pescara, guidata dal centro sinistra, si guadagnava il primato di citta’ piu’ tartassata d’Italia, o di Chieti, che sempre guidata dalla sinistra aveva triplicato le sue imposte. E ancora dov’era quando con il suo schieramento alla guida della Giunta regionale, l’Abruzzo conquistava il triste primato di Regione con la maggiore imposizione fiscale d’Italia? Crede che tutti abbiano l’anello al naso? Io sono convinto di no, altrimenti non si spiegherebbe come mai il centro sinistra in Abruzzo, ma soprattutto a Chieti, dove lui stesso opera, da 2 anni a questa parte sta ricevendo una lunga serie di sconfitte”.
(Nella foto il sen. Fabrizio Di Stefano)


03 Luglio 2010

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati