“Chiodi e Venturoni contro sanità pubblica”


L’Aquila- (di Antonio Saia, Comunisti Italiani, e Maurizio Acerbo, Rifondazione comunista) – Il Piano della rete ospedaliera abruzzese di Chiodi e Venturoni con la benedizione del nuovo “padrone” dell’Azienda Italia on. Berlusconi è un’autentica mannaia abbattutasi sulla sanità abruzzese.
In particolare a fronte di un intollerabile ridimensionamento degli Ospedali pubblici e di tagli indiscriminati a reparti e servizi, Chiodi e Venturoni sono stati ben attenti a preservare gli interessi privati attuali ( e forse anche futuri), soprattutto nel settore della riabilitazione che è stata la principale causa del disastro economico abruzzese. In particolare si aggrava in proporzione il pesante condizionamento del settore privato sul monte complessivo della spesa sanitaria.
Così in Abruzzo alle intollerabili liste di attesa che allungano i tempi degli esami diagnostici, spesso urgenti, per alcuni dei quali bisogna attendere molti mesi, si aggiungano le liste di attese ed i tempi lunghi anche per l’esecuzione di interventi chirurgici d’elezione (alcuni dei quali già oggi sono quasi impossibili in molti ospedali).
Ancora una volta il Consiglio Regionale è stato espropriato di ogni possibilità di intervento e controllo, su tale Piano non è possibile intervenire con idee suggerimenti, un costume che questa giunta ormai persegue da molto tempo, documenti fondamentali e di notevole importanza, approvati o presentati, nell’imminenza del periodo estivo, quando l’attenzione della stampa, dell’opinione pubblica, degli operatori, si attenua e il Consiglio Regionale è fermo per la pausa estiva, così come è avvenuto l’anno scorso con l’approvazione dei Piani Industriali delle ASL. (Nella foto Maurizio Acerbo)


16 Luglio 2010

Categoria : Politica
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