Avvocati: “Indennizzi e farraginosità”


L’Aquila – RICOSTRUZIONE E DIRITTI – Il gruppo di coloro che si definiscono “avvocati senza dimore” invia la seguente “Lettera aperta agli Organi della Ricostruzione”: “Secondo notizie apparse nei giorni scorsi sugli organi di stampa l’Avvocatura dello Stato avrebbe reso un parere a tenore del quale si riterrebbe che i fondi stanziati per la ricostruzione privata non potrebbero essere considerati “indennizzi” e, per conseguenza, la ricostruzione della Città di Aquila dovrebbe essere avviata attraverso procedure di evidenza pubblica, la cui farraginosità e lentezza sono noti a tutti.
Vogliamo in proposito ricordare che nel corso del convegno “Fondi per la ricostruzione tra appalti privati e pubblici” tenutosi a L’Aquila il 12 luglio 2010 si erano si erano espressi motivatamente, ma in senso diametralmente opposto, autorevoli Relatori, nonché l’Avvocatura del Foro aquilano intervenuta. Restano pertanto inevasi due piani di domanda, che, attraverso gli organi di informazione, si pongono alle Autorità preposte ad immaginare il cammino della ricostruzione.
In primo luogo, al momento, non si è ancora ben compreso chi, nel senso di quale Autorità formalmente investita del compito di pianificare la ricostruzione post-sisma, avrebbe effettivamente richiesto il parere della Avvocatura dello Stato; ragion per cui la prima richiesta è che venga reso pubblico il soggetto richiedente il parere ed il contenuto stesso della istanza, anche al fine di consentire l’accesso agli atti a chi ne abbia interesse in conformità alle previsioni della legislazione sulla trasparenza della azione della pubblica amministrazione.
In secondo luogo, trattandosi di materia di estrema attualità ed interesse per tutti gli Aquilani, e considerato che i cittadini hanno diritto di essere prontamente informati di tutto ciò che riguarda l’iter della immaginanda ricostruzione – mentre sarebbe dovere della Pubblica Amministrazione informare sulle iniziative intraprese – si chiede che venga solertemente reso pubblico il contenuto del parere eventualmente espresso dalla Avvocatura dello Stato al fine di poterne conoscere il contenuto motivazionale e farne oggetto di pubblica discussione nel contraddittorio di tutte le parti interessate.
In ogni caso la scrivente associazione si riserva di avanzare formale istanza di accesso agli atti per capire quali motivazioni consiglierebbero una tale soluzione.
Da ultimo pare opportuno iniziare a domandarsi su chi dovrà ricadere la responsabilità per la mala gestio del danaro pubblico sin qui avvenuta, considerato che se il criterio indicato deve essere quello della gara pubblica tale criterio non si concilia affatto con quanto sin qui accaduto, cioè l’affidamento diretto da parte del privato”.


01 Settembre 2010

Categoria : Dai Lettori
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati