La spiaggia di Alba? Per ora è così – Sempre scarichi nel Vibrata, foce ostruita


Alba Adriatica – ANNUNCI OTTIMISTICI E REALTA’ DESOLANTI IN CONTRASTO – (Colfoto: due immagini della spiaggia coperta dai detriti da più di un mese, e sotto uno scarico nel fiume e la secca che blocca la foce ostacolando il deflusso) – Il tratto terminale del fiume Vibrata sara’ disinquinato con un sistema biologico, a zero impatto ambientale: lo annuncia l’assessore all’Ambiente della Provincia di Teramo, Francesco Marconi, spiegando che si tratta di un metodo ‘che prevede l’uso di biopromotori, miscela di batteri ed enzimi presenti in natura, in grado di accelerare, amplificare e rendere piu’ efficienti i normali processi di autodepurazione’. Nell’estate 2010 il cattivo funzionamento del depuratore di Alba-Martinsicuro e la moria di pesci alla foce fecero scattare l’allarme sulle condizioni di salute del fiume. E’ un dispaccio di agenzia di due giorni fa. Illustra una situazione descritta dalle autorità come ideale, a base dei soliti annunci. In realtà, le cose stanno un po’ diversamente: mentre quella di Martinsicuro e il porticciolo sono stati puliti e anche diserbati, la spiaggia di Alba per un lungo tratto è coperta da un manto alto più d’un metro formato da detriti, rifiuti, plastica, tronchi, ceppi, bottiglie, scatole e quant’altro la piena del 1 marzo ha portato a valle. E’ passato un mese, ma non è avvenuto nulla di positivo. Chi sa se il festante assessore all’ambiente di Teramo ne è consapevole. Se lo è, avrebbe quanto meno dovuto dire quando la spiaggia sarà restituita alla gente: lo spettacolo attualmente è alquanto deprimente. Nè’ il Comune di Alba ha fatto sapere quando si comincerà a pulire. O se ci sono i soldi. O se qualcuno pensa di averli e da chi. Unica certezza quella che vedete nelle foto scattate la mattina del 3 aprile, tra cittadini e qualche turista incredulo e stupito. Siamo certi che tutto questo non infliggerà ad Alba un colpo peggiore della moria dello scorso ferragosto?
Torniamo indietro ‘alluvione del 1 marzo scorso, la piena, l’esondazione e la distruzione (almeno estetica) della spiaggia di Alba. Oggi il fiume Vibrata è largo alla foce oltre 20 metri, gli argini sono profondamente erosi e devastati dalla piena, che si è spinta a ridosso di Bambinopoli e del lungofiume ciclabile realizzato l’anno scorso. Un traliccio elettrico è quasi pencolante sul fiume, ma dopo un mese nessuno si è sognato di intervenire: si vede solo un robusto palo metallico infilzato nel terreno, ma il vecchio traliccio rimane in servizio. E pencola. Chi sa quanto ci vorrà per completare l’opera.
In compenso, gli scarichi nel Vibrata che c’erano prima, ora sono ancora meglio visibili e continuano a fare il loro lavoro: scaricare non si sa cosa nel fiume e nel vicinissimo mare. Presumibilmente non balneabile all’altezza della foce. Benchè in tanti passeggino, anche con i bambini, proprio nella foce. E infine, la ciliegina: lo sbocco in mare del Vibrata che il 1 marzo solo per pochi centimetri non ha allagato la città è bloccato da una secca, che costringe il fiume a defluire in mare a sinistra guardando l’orizzonte. Chiunque può supporre, fondatamente, che la secca costituisca un argine capace di rallentare il deflusso specie nei giorni di piena o durante un’alluvione.


04 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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