I disabili? Sottopaghiamoli!


L’Aquila – Piero Peretti, segretario regionale, e Simona Fioretti, del sindacato UGL, denunciano una situazione di straordinaria gravità, una delle tante che stridono nell’attuale momento di arretratezza sociale del nostro Paese. Oltre ai precari, ai disoccupati, agli sfruttati in nero ricattati con la minaccia del licenziamento, ci sono anche dei disabili sottopagati. Ecco la denuncia della UGL, che ci auguriamo susciti adeguate reazioni: “Nel Novembre 2009, al termine di una contestata procedura di mobilità e con la scusa di non avere commesse da gestire, la Transcom WW licenzia 276 lavoratori terremotati.
A Dicembre 2009 nasce il Consorzio Lavorabile.
A Giugno 2010 la stessa Transcom WW assegna in subappalto la commessa INPS al neo costituito Consorzio Lavorabile che, a tutt’oggi, la gestisce dopo aver assunto ex-novo 290 persone. Il Consorzio è ospitato nello stesso stabile dove è sita la Transcom WW.
Il Consorzio Lavorabile racchiude al proprio interno le seguenti strutture: Cooperativa Ethos, Cooperativa Talea ed Elleacall srl. La stragrande maggioranza dei dipendenti, 250 circa, è inquadrata nel CCNL delle Cooperative Sociali pur svolgendo mansioni chiaramente riconducibili al CCNL delle Telecomunicazioni. Infatti i dipendenti della Elleacall Srl (40), che svolgono le stesse mansioni degli altri, sono correttamente inquadrati nel CCNL delle Telecomunicazioni.
Questa clamorosa anomalia fa sì che i dipendenti delle 2 cooperative percepiscono circa 200 € mensili in meno rispetto ai colleghi correttamente inquadrati. Il livello d’inquadramento adottato è A2 che nel Contratto Nazionale delle cooperative sociali è previsto per mansioni di: centralinista, bagnino/a ed addetto/a di cucina.
Se consideriamo, poi, che il 40% dell’intero organico è composto da disabili (Legge 68 del 1999), la vicenda assume un carattere di grave ingiustizia sociale poiché soggetti svantaggiati vengono sottopagati.
Grave appare anche il danno che potrebbero subire gli altri call-center presenti in provincia dell’Aquila (1.000 addetti circa) che, applicando correttamente il CCNL delle Telecomunicazioni, hanno un costo del lavoro sensibilmente più alto rispetto a quello sostenuto dal Consorzio Lavorabile.
Pur apprezzando il sostanzioso incremento occupazionale, chiediamo al Consorzio di provvedere, immediatamente, ad estendere a tutti i lavoratori le norme economiche e contrattuali previste per tutti i call-center d’Italia.
Qualora non ci fossero riscontri in tempi brevi, chiederemo l’intervento della Direzione Provinciale del Lavoro”.


06 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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