Delitto Rea (2): Parolisi dentro, un’altra aggravante


Teramo – Parolisi resta dov’è: in prigione. Il giudice delle indagini preliminari Giovanni Cirillo ha accolto la richiesta di carcerazione riformulata dalla Procura: Salvatore Parolisi rimane in carcere. La sua posizione processuale diventa anzi più grave: gli viene contestata una terza aggravante, quella di aver colpito una persona che non poteva difendersi. Melania infatti era accovacciata con i jeans abbassati, per orinare nel bosco. Paroli è al momento quindi accusato di omicidio volontario, con le aggravanti della crudeltà, del rapporto di parentela e ora anche della minorata difesa. Cirillo si è pronunciato, come ci si attendeva, poco dopo le 13 di oggi. A questo punto rimane la possibilità di Parolisi sia sentito, se intende rilasciare dichiarazioni al magistrato, e si va verso il tribunale del riesame, che a L’Aquila dovrà pronunciarsi sulla carcerazione. Dentro o fuori dal carcere, a questa domanda dovrà rispondere quel tribunale.


02 Agosto 2011

Categoria : Cronaca
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