Sanitopoli… (3) – Angelini ai giudici: “Pagavo, perchè se no mi rovinavano”


Pescara – “Mi e’ stato detto chiaramente ‘comandiamo noi: oggi ci puoi stare, domani no’. Il mio destino come appaltatore dipendeva da Aracu”. Sono le parole di Enzo Maria Angelini, al processo sulle presunte tangenti nel mondo della sanita’ abruzzese, ascoltato oggi dai giudici come parte offesa relativamente alla posizione del parlamentare del Pdl Sabatino Aracu.
L’ex patron di Villa Pini sugli altri aspetti della vicenda giudiziaria ha gia’ riferito nell’incidente probatorio del 2008. Angelini ha sostenuto davanti ai giudici di aver dato ad Aracu tangenti per un importo complessivo di circa un milione di euro.
L’ex imprenditore della sanita’ ha detto che era l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, a dirgli quanti soldi doveva dare e quando. Angelini ha riferito di aver consegnato le mazzette, in varie tranche, nella casa di Aracu di via Sulmona a Pescara, descrivendo minuziosamente i particolari dell’abitazione del parlamentare.
“Ho detto ad Aracu che gia’ pagavo Conga, ma rispose che Conga era una cosa e lui un’altra. Mi spiego’ che era il capo di Forza Italia in Abruzzo e che tutto dipendeva da lui. Sostanzialmente Aracu esprimeva questo concetto: tu fai l’imprenditore e hai un sacco di pendenze di varia natura, puoi essere spazzato via in qualsiasi momento”.
Parla per ore Angelini, a tratti i toni si alzano, il clima si fa effervescente e gli scambi di battute finiscono con il caratterizzare il controesame. “Sei un bugiardo patologico” dice a Del Turco e ancora “la mia bancarotta nasce da quello che Del Turco mi ha fatto”. L’avvocato Caiazza, difensore dell’ex governatore, replica prontamente sulla bancarotta “ci sono autorita’ giudiziarie che ipotizzano altro. Non faccia sceneggiate”.
Argomento scatenante le commissioni ispettive “la prima cosa che ha fatto Del Turco – ha detto in aula Angelini – e’ mettere nelle commissioni persone della sua stessa carne per danneggiarmi. L’altro scopo era quello di farmi comprare da Carlo De Benedetti. Del Turco in veste autonoma e’ andato a casa di De Benedetti per dirgli che bisognava vendere Villa Pini. Io non l’ho mai incaricato”.
Per Angelini il cambio dei componenti della commissione non si configura come spoil system perche’ ” non e’ stato cosi’ per Masciarelli. Durante la campagna elettorale Del Turco mi ha detto che voleva le dimissioni di Masciarelli, ma poi e’ scampato dallo spoil system”.L’ex imprenditore della sanita’ ha inoltre sostenuto che, nonostante il pagamento di tangenti a Del Turco, la commissione ispettiva sospese i pagamenti al gruppo Villa Pini in quanto “stavo pagando perche’ costretto e per non essere accoppato di piu’. Mi hanno tagliato le gambe, altrimenti mi si sparava direttamente al petto”.
Il controesame di Angelini riprendera’ la prossima udienza. Prima di lasciare l’aula l’ex patron di Villa Pini ha ribadito che “uno dei motivi per cui Del Turco mi chiedeva i soldi e’ che mi diceva di conoscere i vertici della guardia di finanza e, quindi, di poter mitigare tutte le ispezioni della finanza e di poter intevernire perche’ avevo la procura addosso”.


15 Febbraio 2012

Categoria : Cronaca
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