Vigne gelate, urge stato calamità


Ofena – Scrive Dino Rossi del Cospa Abruzzo: “Gli agricoltori sono in stretto contatto con il creatore, più dei preti. Sono passati 27 anni dall’ultima gelata nel periodo di maggio, l’ultima risale al 1 maggio 1985, una gelata che compromise la vendemmia di quell’epoca. La scorsa settimana, quando nessuno se lo aspettava, la mattina gli imprenditori ofenesi e capestranesi hanno ritrovato la sorpresa.
Le persone anziane, come mio padre, riferiscono che le possibilità di gelate arrivano fino alla metà di maggio e i vigneti avevano dei posti assegnati dove piantarli, questo a fronte di esperienze fatte.
Infatti i danni più gravi sono stati riportati in quelle zone dove la vigna è a rischio, le viti sembrano quasi secche completamente, mentre in quelle zone dove era solito piantare il danno si aggira intorno al 70%. Il comune di Ofena, con un documento a firma del Vice sindaco Antonio Silveri, ha chiesto lo stato di calamità. L’agricoltura è sempre legata al meteo, anche se sono passati anni e abbiamo attrezzature all’avanguardia, lassù c’è sempre chi decide per conto degli agricoltori. Parecchi ettari di terreni non produrranno, ma comunque devono essere lavorati, fare i trattamenti necessari per non farli ammalare del tutto.
Si spera che la regione Abruzzo accolga lo stato di calamità e avvii subito la macchina per l’accoramento dei danni, al fine di limitare i danni”.


22 Maggio 2012

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