Rinvio senza sorprese del processo discarica


Bussi discaricaPescara – Rinviato, e tutti se lo aspettavano, al 28 gennaio 2010 il processo per l’immensa discarica dei veleni sepolta sotto i pilastri dell’autostrada tra Bussi e Popoli, nei decenni scorsi, in area prossima all’allora stabilimento Montedison. Gli imputati sono 27, pacchi interi i faldoni di documenti (alcuni spuntati fuori da poco) che gli avvocati hanno il diritto di consultare. Ci vorrà molto tempo solo per produrre delle fotocopie delle carte contenute in 64 faldoni. Il rinvio, quindi, era atteso e scontato e l’arrivo dei nuovi documenti appare favorevole a chi intende allungare i tempi il più possibile: ma altre strade non esistono. Nella prossima udienza, a gennaio, si perderà molto tempo per continuare a registrare le costituzioni di parti civili: comuni, istituzioni, associazioni ambientaliste, privati cittadini. Una procedura lunga, complessa, come sempre in un processo rilevante come numero di protagonisti, in cui in tanti tentano di rallentare, ostacolare, frenare. Ovviamente, chi ha interesse a farlo. uella presso Bussi era ed è, perchè nessuno ha portato via nulla, la discarica abusiva tossica più grande d’Europa: veleni micidiali, finiti nelle acque sotterranee che forse la gente ha anche bevuto. Un altro sconcio primato che l’Abruzzo si è guadagnato, primeggiandio in negativo tra tutte le regioni, non solo d’Italia, ma del continente. E l’ambientalismo, e i controllori, i vigilanti, i politici, la sanità, le divise, dov’era tutta questa gente quando la Montedison spadroneggiava? In pochi credono che nel processo vi saranno risposte ad una simile domanda. (Nella foto: Uno scorcio minimo della discarica di Bussi)


29 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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