SEL: no a frenata ricostruzione


L’Aquila – Scrivono Giustino Masciocco (foto) e Giuseppina Leone (SEL): “Il Gruppo Consiliare ed il Circolo dell’Aquila di Sinistra Ecologia e Libertà hanno sensibilizzato i propri vertici nazionali ed i propri parlamentari chiedendo loro un forte impegno istituzionale per scongiurare il rischio concreto di una brusca frenata nella ricostruzione della nostra città a causa del mancato rispetto, da parte del governo, degli impegni presi riguardanti un finanziamento certo e costante che permetta di rispettare il cronoprogramma che il Consiglio Comunale ha approvato nei mesi scorsi.
In risposta alla nostra richiesta Gennaro Migliore, presidente dei deputati di SEL, Titti Di Salvo vice-presidente e Gianni Melilla segretario regionale e deputato abruzzese di SEL hanno emesso, il 31 ottobre scorso, una dichiarazione congiunta che riportiamo integralmente:
“La legge di stabilità in discussione ancora una volta perde l’occasione di innescare quel processo di cambiamento del modello di sviluppo che sarebbe necessario per uscire dalla crisi” – lo dichiara Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà. “Il Governo Letta non solo non manda segnali d’innovazione ma torna indietro persino sugli impegni presi con i cittadini. E’ il caso della ricostruzione dell’Aquila e del suo territorio – continua Migliore – che potrebbe essere uno degli investimenti capaci di innalzare il PIL nazionale salvando una delle 20 città d’arte d’Italia.
Il Governo aveva garantito un flusso di risorse certe se il Comune dell’Aquila avesse programmato l’apertura dei cantieri secondo una tempistica certa e controllabile. – spiega Gianni Melilla, deputato abruzzese di Sel – Il Comune ha varato il cronoprogramma che prevede, per i prossimi cinque anni, l’impiego di un miliardo l’anno per la ricostruzione del centro storico dell’Aquila e delle frazioni e ha studiato un nuovo modello di valutazione dei progetti che ha permesso di velocizzare il percorso per l’approvazione del contributo richiesto.
Oggi è stato pubblicato l’ultimo elenco ufficiale dei contributi concessi che esauriscono tutti i fondi stanziati precedentemente. Oltre trecento progetti sono già approvati ma non ci sono i fondi per farli partire. In questa situazione il Governo stanzia 600 milioni di Euro da spalmare in tre anni! Questo significa che il processo di ricostruzione rallenterà fino a bloccarsi del tutto e che il processo di spopolamento della città sarà inesorabile. Il Governo si sta assumendo la responsabilità di far morire L’Aquila e il suo territorio”.
“Il gruppo parlamentare di SEL, in una recente visita, ha assunto un impegno con i sindaci e i cittadini dell’aquilano, e – spiega Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati – continuerà, dentro e fuori il Parlamento, la propria battaglia perché la legge di stabilità riconosca la ricostruzione dell’Aquila come una priorità del Paese. Per questo obiettivo – conclude Di Salvo – i deputati e senatori di SEL si mobiliteranno a fianco dei cittadini aquilani e del loro Sindaco”.
Come Gruppo Consiliare e Circolo dell’Aquila ci auguriamo che anche i partiti che hanno concesso la fiducia al governo Letta sostengano in parlamento, in fase di discussione della legge di stabilità per il 2014, le richieste di ulteriori stanziamenti economici che provengono dai Comuni del cratere e dalla nostra Città, necessari per non far morire la speranza di una “giusta” ricostruzione”.


04 Novembre 2013

Categoria : Politica
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