Aret? Ma quale atto rivoluzionario…


L’Aquila – (di Giulio Petrilli, ex presidente Aret) – L’UNICO ENTE AD ESSERE SOPPRESSO… – Apprendo del voto del consiglio regionale che ha soppresso l’Aret (Azienda regionale edilizia e territorio). L’unico ente tra i tantissimi ad essere soppresso, la decisione consigliare viene gestita come un atto rivoluzionario, per ridurre i costi della politica.
La soppressione dell’Aret sembra essere la panacea a tutti i mali, è l’ente eretto a simbolo delle negatività. Antecedente alla stessa seduta i capigruppo stabiliscono il blocco delle attività consigliari per prendersi un mese di ferie, quindi niente consigli, come se l’emergenza terremoto non ci fosse più, ci si può riposare, ma lo stesso fu l’anno scorso.
Nemmeno l’ombra di voto per la riduzione delle indennità di consiglieri e assessori (tra i più alti d’Italia), lì si può attendere sino a fine legislatura e oltre. Il nuovo parco macchine blu per 700.000 euro è stato ratificato in qualche seduta precedente.
In tante altre parti si stanno riducendo qui rimangono e vengono riacquistate.
Ma è stato soppresso l’Aret, eppure questo ente è stato l’unico che ha svolto lavori di sbaraccamento e bonifica nella marsica e valle roveto( residui del terremoto del 1915) , aveva lavorato per indirizzare a mettere in sicurezza gli edifici pubblici evidenziando problemi di tenuta sismica, ci fu proprio il lavoro di una commissione in tal senso (inoltrato alla regione), così come per il problema amianto. Aveva partecipato con successo e profitto a bandi europei dove gli era stata riconosciuta l’alta professionalità. Questo nonostante fosse l’unico ente tra tutti quelli regionali a percepire pochissimi fondi dalla regione.


28 Luglio 2010

Categoria : Cronaca
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