Autonome sistemazioni, ecco l’odore dei soldi


L’Aquila – Quanti sono gli aquilani? 70.000 oppure più di 100.000? Forse addirittura 115.000? C’è qualcosa che non va, qualche conto che non torna, e un forte odore di soldi, nel marasma del dopo terremoto, quando arriva il momento di spendere le enormi somme che la Protezione civile può mettere a diposizione. Importante è verificare i documenti in base ai quali i soldi vengono erogati. Sta accadendo qualcosa di anomalo nel conteggio di coloro che chiedono soldi per provvedere all’autonoma sistemazione. Le domande pervenute al Comune dell’Aquila sono decine di migliaia. Gli attendati sono un certo numero. Le persone sulla costa un certo numero. Tirando le somme, i conti non tornano: addirittura di decine di migliaia, non di qualche migliaio. E’ ciò che preoccupa il direttore generale del Comune, Massimiliano Cordeschi, non disposto a sottoscrivere l’erogazione di enormi somme senza verifiche di alcun genere. Cordeschi ha quindi chiesto, prima di firmare qualsiasi carta, che siano effettuati controlli su stati di famiglia e asserite invalidità, oppure sul numero dei componenti di famiglie improvvisamente “ingrassate” di qualche componente aggiunto… nel periodo dopo il terremoto. Controlli mediante l’anagrafe, che probabilmente ritarderanno di qualche giorno i pagamenti a chi effettivamente ne avrà diritto. “Declinerò ogni responsabilità, se la situazione non sarà chiarita” ha dichiarato Cordeschi a InAbruzzo.com Da conti approssimativi, il Comune dovrebbe pagare per le autonome sistemazioni qualcosa come 4,5-5 milioni di euro al mese. La Protezione civile fornirà le risorse all’amministrazione, in base a richieste e documentazioni. Un mare di quattrini, ed è bene che vadano a chi ne ha diritto. E’ un bene anche che arrivino presto. Non è un bene, è un’italianata da evitare, l’assalto alla diligenza del denaro pubblico. Non trasformiamo una tragedia in un imbroglio: gli abruzzesi hanno mostrato al mondo dignità, coraggio, compostezza. Continuino a farlo anche ora che c’è l’odore del soldi. Il potere politico? Non pare molto incline ai controlli e alle verifiche. Amerebbe di più che il fiume del denaro arrivasse rapido e senza cavilli. Infatti, non abbiamo ricevuto nè ascoltato esortazioni dei politici a comportarsi bene: almeno, non fino ad oggi.


21 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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