“E noi scioglieremo stalle e trattori” – Il Cospa a Pescasseroli da Giorgio Napolitano


Ofena – “NON SIAMO NO GLOBAL, MA ESASPERATI SI’ ” – Il capo dello Stato scioglie le Camere? Gli allevatori aderenti al Cospa di Dino Rossi scioglieranno… le stalle e i trattori, consegnandoli simbolicamente al presidente della Repubblice, a Pescasseroli il 29 in occasione di un convegno internazionale sui parchi. Sarà una originale manifestazione, quella annunciata da Rossi al prefetto dell’Aquila, signora Iurato. Che dovrà misurarsi con una ben singolare forma di protesta. Gli allevatori sono esasperati dai danni causati al loro patrimonio dagli animali selvatici, prima di tutto i cinghiali, mentre in Abruzzo si discute a proposito di un maialino macchiato di scuro, da molti battezzato cinghiale dalmata. Ma quale dalmata, dice Rossi: quello è semplicemente un maialino figlio di maiali incontratisi chi sa dove. Come ce ne sono tanti. Lo attesa la foto scattata da Rossi, che torniamo a pubblicare. Ecco quanto il Cospa ha scritto al prefetto: “In seguito alle incessanti segnalazione da parte del mondo agricolo e zootecnico, nello specifico le aziende ricadenti nelle zone Parco, che oltre risentire la crisi dovuto all’aumento delle spese di gestione e dei prezzi stracciati che vengono pagati ai produttori, i nostri raccolti e i nostri vitelli vengono distrutti e divorati dalla fauna selvatica che vengono rimborsati controvoglia. I fondi dalla comunità europea che questi enti percepisco li usano per progetti abominevoli invischiandosene di chi vive e produce sul territorio. Abbiamo deciso che il 29 del corrente mese in concomitanza del convengo che si terrà a Pescasseroli, nel quale sarà presente il Capo dello Stato on. Giorgio Napolitano, il Cospa Abruzzo muoverà i propri mezzi agricoli ed animali per rimettere tutto in mano al Capo dello Stato, come avviene per lo scioglimento delle camere.
Noi non siamo più in grado di portare avanti le nostre aziende per colpa di una politica piena di pettegolezzi incapace di affrontare i temi che stanno colpendo il ceto più debole ma utile alla Nazione.
Non si può continuare a percepire 36 centesimi di euro per un litro di latte contro 80 centesimi per un litro di gasolio agricolo, che ultimamente la regione Abruzzo ne sta limitando l’assegnazione alle aziende. Consegneremo al Capo dello Stato, il quale gode della più grande stima da parte dello scrivente e di tutti gli agricoltori, le nostre aziende perché non sappiamo più come fare per tirare avanti, ma la cosa peggiore è che i nostri figli non hanno futuro.
Sono molte le aziende abruzzesi che hanno chiusi i battenti ma sembra che a nessuno dei politici italiani importi nulla, nonostante sulle tavole dei consumatori continua ad arrivare prodotti scadenti e a volte anche colorati di blu o di rosso a seconda della richiesta. Non siamo dei no Global, ma siamo arrivati all’esasperazione e non accettiamo compromessi con nessuno, abbiamo deciso di fare questo ultimo tentativo con la speranza che qualcuno raccolga le nostre rimostranze.
La manifestazione si svolgerà in maniera pacifica se non ci fanno incazzare”.
(Nella foto di Dino Rossi del Cospa un maialino a macchie scure, che non è un cinghiale dalmata, ma si trova in molti allevamenti)


27 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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