Sanitopoli, primi proclami di innocenza


Pescara – Nel processo detto di sanitopoli, davanti al GUP Zaccagnini, oggi l’avvocato Ugo Di Silvestre, legale dell’ex assessore regionale alla sanita’ Bernardo Mazzocca e di Angelo Bucciarelli, ha chiesto il proscioglimento per i suoi assistiti. I due sono entrambi accusati di associazione per delinquere e concussione. L’ex assessore deve anche rispondere di abuso e falso. Di Silvestre ha evidenziato il lavoro dell’assessorato regionale alla sanita’ durante i tre anni di gestione Mazzocca attraverso una serie di provvedimenti amministrativi e di leggi in favore della sanita’ abruzzese con particolare riferimento al nuovo piano sanitario, all’istituzione dell’agenzia sanitaria e al riordino della rete ospedaliera. Per la difesa, Angelo Bucciarelli non aveva la possibilita’ di influenzare e condizionare lo svolgimento dell’attivita’ amministrativa della Regione perche’ ricopriva un ruolo di semplice segretario dell’assessore. Per quanto riguarda la delibera 58 l’avvocato ha detto che la difesa dei due dirigenti della Deutsche Bank ‘ha dimostrato la legittimita’ della delibera soprattutto nella misura in cui questa non arrecava alcun vantaggio alla Deutsche bank. Ed anzi i colleghi difensori hanno dimostrato che invece la banca ha subito un danno. La delibera – ha proseguito l’avvocato- ovviamente prevedeva anche che nel caso in cui fossero state accertate delle inappropriatezze nelle prestazioni rese queste si sarebbero poi tradotte in un importo che veniva decurtato dagli ulteriori crediti che comunque Angelini vantava. E questo e’ avvenuto perche’ – ha concluso l’avvocato Di Silvestre- sappiamo che le commissioni ispettive regionali hanno verificato che alcune prestazioni non erano appropriate ed hanno quantificato anche gli importi che dovevano essere decurtati proprio per queste inappropriatezze’.
Si è ancora parlato della Deutsche Bank, anch’essa nell’inchiesta con due funzionari imputati. “La delibera 58, sia pure peggiorativa delle condizioni per la banca e non migliorativa, e’ legittima”. Lo ha detto Guido Carlo Alleva, uno dei legali dei due funzionari. Alleva ha aggiunto che ‘la delibera 58 si fonda su “presupposti giuridicamente corretti”. La delibera del gennaio 2008 della giunta regionale, guidata da Del Turco, autorizzava la transazione a favore della Deutsche Bank di 14 milioni di euro relativi ad un credito che l’ex proprietario della clinica Villa Pini, Vincenzo Angelini, aveva ceduto alla banca. Il processo va avanti e non si fermerà, come avevano chiesto alcuni dei difensori, in attesa della decisione della Cassazione sulla richiesta di spostare tutto ad Avezzano, nell’interesse dell’imputato principale, l’ex presidente della Regione Del Turco arrestato il 14 luglio 2008. Ad accusare Del Turco il titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, che rivelo’ ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori. In totale sono 34 gli imputati (32 persone e due societa’). Tra gli imputati, oltre a Del Turco, Vincenzo Angelini, l ‘ex segretario generale della Regione, Lamberto Quarta, gli ex assessori regionali, Antonio Boschetti, Bernardo Mazzocca (oggi presente in aula), l’ex capogruppo del Pd alla Regione, Camillo Cesarone, l’ex manger della asl di Chieti, Luigi Conga, l’ex amministratore della Humangest, Gianlica Zelli, l’ex assessore alla sanita’ del governo di centro destra, Vito Domenici, l’ex presidente della Fira, Giancarlo Masciarelli, Angelo Bucciarelli, ex segretario di Mazzocca, l’ex presidente della Regione del centro destra, Giovanni Pace, il parlamentare del Pdl, Sabatino Aracu.


11 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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