Fuori gli “affaristi” dalla nostra città

L’Aquila – (di Giustino Masciocco, coordinatore SEL – Sinistra ecologia libertà) – La forte contrapposizione in atto tra l’Amministrazione Comunale ed il Commissario Chiodi riguardante le “regole” da emanare, per iniziare la ricostruzione del centro storico della Città e delle frazioni, ritarda inevitabilmente tutta la fase di progettazione e di richiesta di finanziamenti, alla base di qualsiasi piattaforma o schema di ricostruzione.
Tali ritardi, insieme alla confusione che avvolge le procedure ed alla sottile linea di confine tra quello che è permesso e ciò che è vietato, rendono il cittadino particolarmente esposto a persone prive di scrupoli che, in queste condizioni, trovano terreno fertile per le più svariate e pericolose proposte di ricostruzione.
Questi individui fanno balenare la possibilità di ottenere benefici personali se si incarica l’impresa “amica” nella ricostruzione del condominio o dell’aggregato, modificando la percezione della qualità della proposta di recupero e mettendo in primo piano, non la valenza del relativo progetto, ma solo la “generosità” promessa.
I cittadini e la politica devono trovare il coraggio di cacciar via gli “affaristi”, i “sensali”, i “procacciatori”, insomma tutti quelle persone che si aggirano ed operano tra le pieghe martoriate della città, portando all’interno del nostro tessuto sociale il germe “dell’affare” (come riuscire ad ottenere un contributo maggiore di quanto effettivamente spettante).
Bisogna scongiurare tale pericolo, lo dobbiamo a tutti coloro che, come noi, hanno amato ed amano la Città dell’Aquila: per questo siamo sicuri che la parte sana della nostra comunità, che resta la stragrande maggioranza, avrà gli anticorpi necessari per individuare, arginare e denunciare alle autorità competenti tali individui.