Sanitopoli, un mare di soldi


Pescara – (Foto: Ottaviano Del Turco in un momento del processo) – Va avanti e spesso lascia stupiti il processo detto di Sanitopoli, per le presunte tangenti ai politici che l’imprenditore teatino Enzo Angelini sostiene di aver pagato per anni. Costretto a farlo. Il periodo è lungo: almeno dal 2006 al 2008, ma anche successivamente. Nell’udienza di questa mattina un maresciallo dei carabinieri ha portato una testimonianza che l’accusa ritiene essenziale. Il sottufficiale, per ordine della magistratura, ha minuziosamente ricostruito la storia (infinita) dei prelievo di denaro dalle casse del gruppo Angelini. Un mare di denaro, quasi 7 milioni di euro. A cosa serviva? A pagare mazzette e tangenti, per l’accusa. Ad altro, secondo la difesa degli imputati, tra i quali l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco. Scontri verbali e toni alti, nell’aula, tra i magistrati dell’accusa e gli avvocati difensori. Il processo cammina lungo binari scottanti, sempre in un clima di tensione e di contrapposizione.
Il sottufficiale ha parlato, tra l’altro, anche di alcune foto in cui si scorge un edificio di Collelongo. Nel paese marsicano in cui aveva casa Del Turco furono scattate foto: oggi è stato confermato che la casa fotografata era quella di Del Turco. Si va avanti sentendo funzionari e altri testi. Emerge anche che a Villa Pini molti dipendenti erano semplicemente dei raccomandati, che Angelini aveva dovuto assumere per soddisfare le pressioni e le richieste della politica e dei potentati annidati nella sanità regionale.


04 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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